Differenza fra Canapa Sativa e Canapa Indica

La differenza più evidente tra cannabis indica e sativa è a livello esteriore.

Sativa: pianta alta, con rami allungati e foglie strette

Indica: pianta più bassa, dalla forma conica e con foglie larghe

Queste evidenti differenze tra ceppi Indica e Sativa sono facilmente riconducibili alle loro origini geografiche. Qui sotto esamineremo le principali differenze tra sativa e indica.

La Cannabis Sativa è originaria delle zone calde e tropicali e può crescere spontaneamente in Thailandia, Vietnam, Colombia, Messico e persino in certe zone dell’Africa.

Per affrontare le estati lunghe, calde e umide, le piante sativa si sono evolute sviluppando una struttura alta, con ampi spazi tra internodi, cime vaporose e foglie affusolate. In questo modo gli esemplari possono proteggersi dagli elevati tassi di umidità presenti in queste aree e da pericoli come muffa o parassiti.

Le piante Sativa tendono a raggiungere altezze notevoli, pertanto sono più adatte ad essere coltivate all’aperto. Offrono prestazioni ottimali in climi caldi e tropicali, con estati lunghe.

DIFFERENZE NELLA CRESCITA: L’ALLUNGAMENTO IN FASE DI FIORITURA

Le piante Indica e Sativa tendono a mostrare ritmi e modalità di crescita completamente differenti. Queste distinzioni non sono tuttavia molto evidenti fino all’inizio della fase di fioritura.

Mentre le piante Indica mettono una marcia in più al loro ritmo di crescita, guadagnando un po’ in altezza e formando una canopia densa e cespugliosa, le piante sativa si allungano notevolmente. La modifica dei cicli di illuminazione innesca una tempesta ormonale che le spinge ad allungarsi verso l’alto in direzione della luce. In certi casi, questo fenomeno (chiamato “lo stretching della fioritura”) può portare le piante a raddoppiare le proprie dimensioni. Se sono piantate in profondità nel terreno o in grossi vasi, le piante sativa possono crescere fino a 3 metri ed oltre.

Le piante Indica, invece, nascono in zone più fredde, asciutte e montuose, come il Nepal, l’India e altre parti del subcontinente indiano, in cui le estati sono fresche e corte. Per adattarsi a queste condizioni ambientali, la Cannabis indica fiorisce in tempi più brevi e sviluppa una chioma fitta e cime dense.

Grazie alla statura compatta e alla fioritura più rapida, le piante indica sono perfette per essere coltivate indoor. Possono essere facilmente manipolate attraverso tecniche di training e generalmente producono cime corpose ed esteticamente appetibili. La fase di fioritura è più breve, pertanto con gli esemplari indica è possibile ottenere molteplici raccolti in un lasso di tempo ristretto.

INDICA E SATIVA GENERANO EFFETTI DIVERSI?

Oltre alle differenze di tipo morfologico, la comunità della cannabis è in grado di distinguere i ceppi indica da quelli sativa in base agli effetti generati dalle cime. Quasi tutti i consumatori di cannabis, infatti, concordano che le varietà sativa sono stimolanti ed energizzanti, mentre le indica sono profondamente sedative.